Non bisogna avere paura di muoversi lentamente quanto di star fermi (proverbio cinese)
La mia Palermo è quella che vivo quando, quotidianamente, la scorro in lungo e in largo. Il suo cielo, i suoi monumenti, il suo mare ritrovato, la sua sporcizia e noi, me la fanno amare e soffrire. Non so fare nulla per renderla più importante per NOI. Non mi importa che la conoscano tutti. Noi NO. Non a caso vengono per vederla e per lavorare.
Quando la percorro la tocco, la impreco. Dalle istituzioni ( che la sanno, la abusano e la violentano, mentre la accarezzano) a chi "governo ladro", mentre prende il caffè, vorrei che possano comprendere che TUTTO dipende da TUTTI. Il suo porto, il suo mare, le sue barche, la sua allegria, i suoi colori, i
nostri mercati, le bancarelle con le olive, le esposizioni di pesce e di frutta.
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