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Era una calda notte d'estate.

Una di quelle  sere in cui in Sicilia si attende una  frescura  che porti sollievo.

Le cicale non riuscivano a zittirsi. La luna lassu',  bianca e imponente pareva benedire i movimenti sottostanti.

Quella  sera,oltre al caldo,qualcosa non era andata  per  il suo  verso. Li' in quella casa, che fino a quel  momento  era rimasta muta testimone di un futuro non ancora scritto, stava per  iniziare  uno scorcio di vita quanto  mai  complesso  e nello stesso tempo inatteso.

A pochi metri dal mare, ma anche sotto un costone di roccia, quei muri, quel portico, quei cuscini per terra e quei pochi alberi  si  preparavano a testimoniare, muti  e  fermi,  uno squarcio  di esistenze  che si  incontravano e  insieme iniziavano a procedere verso un futuro intrigante e  insieme incerto.

Lei si avvicino' e mi baciò

Da quel momento, quell'aria di luglio impregnò una  vicenda di attese, speranza, voglie...... Amore.

I  fiori  secchi, le campane delle vacche,  le  lumache,  le lucciole  e  qualche  grillo  sapevano,  ma  nessuno   osava parlare.

La bellezza di quel gesto, sicuramente cercato da tempo aveva dato la  vita  a  due  esseri irrequieti.

Da  quel momento il portico inizio' a raccogliere sguardi  e gesti improvvisi e imprevisti mentre gli altri  continuavano la loro monotona esistenza. Sono uscito da  un  torpore fatto di autocommiserazione e mi sono immerso in un  vortice fatto di sguardi, dolci sguardi, parole e carezze infinite.

Sembrava che tutto andasse contro la simmetria e il conformismo

 

E' possibile riordinare una folla incontrastata di  pensieri a volte enorme, a volte infinitamente piccoli?

Un  mosaico  di frasi e parole che possono anche  non  avere significato, se montate in modo sconnesso.

Questo mio stato di rilassamento mi preoccupa non poco.  Non bolle  niente.  Sara' perche' i pezzi sono molto  piccoli  o perche'. ... perche'?

Pronto per ricominciare... o per finire?

Andare a fondo per non sentire.

Ho perso ?  

Certamente se mi volto vedo un grande bagliore in una  notte nera. 

Bisognerebbe avere la voglia, forse un bel po'  irrazionale, ma  vitale, di  prendere quel bagliore  e  forlo  splendere. Sicuramente  la  rabbia che mi bastona istante  per  istante puo' anche dare potenza a pensieri fino a ieri tenuti a bada razionalmente.

 

 

A Davide 27-7-92

 

Davide, oggi sono giu' e mi e' venuta una grande voglia di scriverti perche' non so se riuscirei a parlarti. So che riusciresti a capirmi.

Ti guardo mentre dormi e vorrei dirti che ti voglio un bene immenso.

Papa' e' cosi' ed ha tanto bisogno di te, di affetto, di una carezza ogni tanto.

Vorrei tanto che nella tua vita tu non debba provare dolori e solitudine come quelli che ho provato e provo io.

Se puoi e questo te lo chiedero', stammi vicino, dammi una mano, prendimi per mano e portami con te.

Che tu e Manfredi possiate volervi bene. Che non abbiate mai a soffrire solitudine e tristezza. Che possiate sempre incontrare persone disposte al bene, alla tolleranza, alla vita... Altrimenti sara' dura. Sara' una continua lotta contro montagne umane.

Davide, stai diventando un uomo. Che tu possa essere un UOMO.

Che gli anni che tu e quella dolcezza che si chiama Manfredi avrete da vivere siano colmi di vita. Non ho detto di gioia, ma di vita.

Spero tanto di darvi tutto quanto sono e saro' in grado di darvi.

In questo momento sono tanto triste, proprio perche' mi guardo attorno e mi vedo solo, come un uomo solo.

Guardo il mare e il cielo, sento gli uccelli, guardo i fiori e sento tutto fuori di me. Vorrei prendervi, stringervi, abbracciarvi per prendere amore, calore, gioia di vita, felicita'.

In un momento di cupa rassegnazione mi viene soltanto voglia di cercare te. Forse l'unico essere che oggi e' in grado di farmi sentire tutto cio' che vive dentro di me.

Vorrei tanto dare ma mi accorgo che il mio serbatoio si sta esaurendo. Le mie riserve stanno per finire.

Ti ho svegliato per chiederti compagnia, ma non puoi sapere quanto io abbia bisogno di te.

Prima o poi ti diro' tante altre cose.

 

A Davide 4-12-92

 

Non so quando leggerai queste mie parole !

Forse le leggerai perchè a me  successo qualcosa.

Davide, forse tu hai capito, forse no

Quello che sto per dirti non  è grave. E' qualcosa che succede agli uomini. Sicuramente più a quegli uomini che hanno meno certezze di altri, che hanno più bisogno di altri, ma che hanno più vita di altri.

Stai vivendo un momento particolare forse a te incomprensibile o quasi. Ti chiederai il perchè di ciò.

Oggi hai 12 anni, fra qualche mese 13, non sei più un bambino ed io lo sento .

Cosa io sia non lo so più. Cosa io voglia non lo so più. Circa un anno e mezzo fa ho iniziato ad avere una certezza. Ho incontrato una persona che mi ha voluto tanto bene ed a cui io ne ho voluto tantissimo. E ringrazio il Cielo di averla incontrata.

Perchè ? Il perchè oggi non lo so più.

Sicuramente tu e Manfredi non siete nati per errore, ma perchè vi abbiamo voluto e, per quel che mi riguarda siete le uniche "cose" buone che io abbia saputo fare.

In quella persona avevo trovato tutto quanto ho cercato da sempre.

Purtroppo, così come stanno le cose in questo istante, devo dire che non  è andata per il verso giusto o per quel verso che mi avrebbe consentito, finalmente, di vivere accanto ad un'anima capace di capire me e da me essere capita.   papà nino